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Intervista a Giancarlo Rossi di passaggio questa settimana a Ginevra dove ha tenuto una conferenza sulla gestione dei rifiuti nella regione di Napoli.


Lei è di ritorno da Napoli. Com'è la situazione?

Si inizia ad intravedere una soluzione duratura a questi problemi di gestione. La Campania dovrebbe a breve essere in grado di far fuzionare il ciclo dei rifiuti. La spazzatura viene normalmente raccolta dalle strade; si sono potute aprire tre nuove discariche e sono ripresi i lavori di costruzione dell'inceneritore di Acerra.

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L'esportazione dei rifiuti in Germania, un'operazione molto costosa, dovrebbe terminare quest'anno. Si stanno facendo sforzi per rafforzare lo smistamento dei rifiuti.

Contrariamente a quello che sentiamo, il riciclaggio esiste già. Alcuni piccoli comuni, ad esempio Sorrento, sfiorano un tasso del 70%, contro il circa 20% di Napoli (il tasso è del 43% nel cantone di Ginevra, NdR).

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Non si rischia di assistere ad altre crisi nel medio periodo?
Evidentemente non è impossibile che la regione subisca ancora delle piccole crisi, nell'ordine della settimana, come è avvenuto altrove, soprattutto in Calabria e in Sicilia.

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E c'è un altro problema: durante la crisi, 6 milioni di tonnellate di spazzatura sono state imballate sotto plastica nell'assenza di altre soluzioni (la produzione quotidiana di rifiuti raggiunge le 7000 tonnellate a livello regionale, NdR). Dovranno pur essere eliminate. L'inceneritore sarà messo a dura prova… Ma credo che il peggio sia passato.

Ludovica Rossi Purini